Aprile 2011 Colorante caramello, un rischio è nascosto in molti alimenti
L'autorevole rivista scientifica Lancet Oncology pubblica uno studio dello Iarc: nella lista delle sostanze potenzialmente cancerogene, una sostanza contenuta in alcuni coloranti presenti in molte bevande e alimenti
Marzo 2011 I coloranti dei bambini interattivi
Questa notte la FDA americana ha rilasciato un documento di sintesi sugli effetti dei coloranti artificiali sui bambini. Da anni i coloranti artificiali sono considerati una possibile causa di iperattività infantile.
Il tentativo di opporsi a questa realtà è sempre stato potente. I bambini mangiano, richiedono e fanno ricomperare alle madri cibi (??) o merendine che devono essere coloratissimi e attraenti. Se questi colori spariscono la richiesta cala e le vendite si riducono.
L'industria ha negato qualsiasi possibile danno e l'industria farmaceutica ha sicuramente trovato come sostenere i possibili danni derivanti dalla utilizzazione dei coloranti artificiali trovando farmaci nuovi per il trattamento della sindrome da iperattività infantile (ADHD) e utilizzando sempre più psicofarmaci nel trattamento delle forme di disturbo comportamentale infantile.
Da oggi abbiamo un sostegno in più che arriva, alla fine di un percorso molto sofferto, anche dalla FDA americana, di solito molto restia ad opporsi alla potenza economica di case farmaceutiche e di produttori alimentari. La lettura del documento porta a capire la rilevanza tra alimentazione e stato psichico, così spesso negata da parte di molti colleghi.
Sempre più ci muoviamo verso una percezione integrata della salute con possibilità terapeutiche che considerano anche i farmaci, certo, ma vedono sempre di più aprirsi le possibilità di orientare scelte, consumi e comportamenti verso il benessere, dando valore alle capacità di ciascuno di mantenere la propria salute in modo più ecologico, economico ed efficace. http://www.eurosalus.com/notizie/ultime/i-coloranti-del-bambino-iperattivo.html
Marzo 2011 OMEOPATIA: completamento della medicina tradizionale?
Marzo 2011 OMEOPATIA: completamento della medicina tradizionale?
Stando agli ultimi dati (rapporto Eurispes), gli italiani che fanno uso di medicine non convenzionali sono circa 11 milioni, pari al 18,5% della popolazione. La più diffusa tra le “complementari” è l’omeopatia, che raccoglie il 7% dei consensi e che negli ultimi 15 anni ha conosciuto un vero e proprio boom: il numero di persone che vi ricorrono è cresciuto del 65%. Le “non convenzionali” sono una realtà di cui da anni la Federazione nazionale degli Ordini dei medici ha preso atto in un’ottica di medicina integrata. Mentre lo stesso Ssn, anche se a macchia di leopardo sul territorio, le sta recependo: un’esperienza pilota, appena partita, è stata avviata all’Ospedale di Pitigliano (GR), nel cui Centro di medicina integrata l’Asl ha assunto tramite concorso pubblico medici specialisti in omeopatia, agopuntura e fitoterapia.
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