In un mio precedente scritto esprimevo uno dei miei obiettivi in questi termini:
[…] Promuovere lo sviluppo della cibernetica applicata ai trapianti d’organo, con la creazione di organi artificiali, che eviterebbe le lunghe attese legate ad eventi puramente casuali di morti accidentali di probabili donatori, ed anche di forzare il reperimento degli organi (traffico clandestino) attingendo da fonti viventi non facilmente controllabili (Per esempio: bambini appartenenti a Paesi del Terzo Mondo, in cui l’anagrafe è approssimativa, che scompaiono misteriosamente!).[…]
Prima donna al mondo col braccio bionico.
La donna Bionica
Ms. Mitchell è la 1° donna al mondo con un
braccio bionico. Il suo lo aveva perso nel 2004.
Il Rehabilitation Institute of Chicago (RIC) ha dimostrato enormi progressi nel campo dell'ingegneria riabilitativa presentando ieri Claudia Mitchell, la prima donna ad essere fornita della tecnologia RIC. La prima donna con un BRACCIO BIONICO.
Il RIC è un braccio bionico a neuro-controllo, e permette al paziente di muovere il dispositivo come un braccio vero, semplicemente PENSANDO. Il braccio permette ai pazienti moviemnti più naturali, un ampio raggio di motilità e il recupero delle funzioni perse: utilizzando le conoscenze chiave ricavate dal primo impianto di un braccio bionico, eseguito nel Tennessee su Jesse Sullivan, il Dr. Kuiken e il suo team hanno compiuto significativi avanzamenti nell'area della risposta sensoriale, cosicchè il paziente può attualmente 'sentire' anche se sta toccando oggetti caldi o freddi.
“E' gratificante per un fisico e uno scienziato raggiungere un livello di ricerca tale da produrre un impatto positivo sulla vita degli amputati, inclusi soldati e soldatesse del nostro esercito", dice il Dr. Kuiken. “il mio team ed io consideriamo un grande onore servire il nostro paese e i cittadini disabili di tutto il mondo".
Per fornire il RIC del movimento neuro-controllato, i nervi nella spalla del braccio amputato vengono 'reindirizzati' e connessi con i muscoli sani del torace: questa operazione è chiamata "reinnervazione mirata del muscolo" e permette di dirigere i segnali nervosi direttamente al braccio bionico, come se si trattasse del braccio naturale.Le attuali braccia artificiali hanno solo 3 motori: Il Braccio bionico RIC include un sistema a 6 motori, sviluppato in collaborazione con i laboratori di ricerca di tutto il mondo: utilizza diverse parti della protesi simultaneamente, con l'obiettivo di ricreare i movimenti naturali del braccio.
Ms.Mitchell di Ellicott City è un ufficiale dell'esercito U.S. che ha perso il suo braccio sinistro durante un incidente in moto nel 2004. Dopo aver letto di Mr.Sullivan,il primo 'impiantato' su una rivista, Ms Mitchell si è messa in contatto con il Dr.Kuiken, che l'ha giudicata un valido candidato e poi messa in lista per l'operazione avvenuta nel 2005.
Grazie al Braccio Bionico, Ms.Mitchell riesce ad avere una vita più completa: svolge attività di sostegno ad altri amputati dell'Esercito al National Naval Medical Center and Walter Reed Army Medical Center: attraverso i suoi sforzi come volontaria, condivide con gli altri il suo personale messaggio di gratitudine e speranza ai soldati che tornano dall'Iraq con ferite gravissime..
“Prima dell'intervento dubitavo di poter riavere indietro la mia vita", dice Ms.Mitchell. "Questo braccio bionico e il Rehabilitation Institute of Chicago mi hanno restituito un'esistenza più gratificante di quanto avessi mai immaginato. Sono felice, fiduciosa e indipendente: come veterano militare, spero che la tecnologia Bionica fornisca benefici a tutti i reduci di guerra con amputazioni."