Sigilli

I Sigilli originali del Centro Kū Mū Nī sono un modo nuovo di applicare elementi

dell’antica saggezza iniziatico-sacerdotale per il benessere personale ad ogni livello.

Cos’è un “sigillo”?

Il sigillo è una struttura grafica complessa, un tempo disegnata su pergamena, la cui origine si perde nella notte dei tempi, legata a pratiche di tipo religioso/iniziatico/terapeutico.

La conoscenza e l’uso dei sigilli è sempre stata nascosta al volgo, essendo stato appannaggio solo di Caste Sacerdotali o Iniziatiche ristrette, con tutti i limiti della trasmissione diretta da Maestro a Discepolo, che molto spesso nella storia ha portato alla perdita della conoscenza originaria, sostituita ad arte dal “Dogma”.

La sua struttura base è il cerchio, all’interno del quale sono inseriti altri elementi geometrici e segni particolari appartenenti a linguaggi di cui si è persa la chiave di lettura e interpretativa.

Ciò che è giunto fino a noi è l’uso dei vari sigilli come richiami per forme invisibili di energia (Angeli, Geni, Elementali, …), per usi cerimoniali, terapeutici, propiziatori o protettivi, come nel caso dei talismani.

Esempi di antichi sigilli:

Nell’uso comune, uno di questi sigilli veniva affidato al destinatario che lo ripiegava in un sacchetto di stoffa e lo portava sempre con sé come protezione o per favorire la realizzazione di eventi di natura diversa in rapporto a quella che era stata la sua richiesta iniziale.

Nell’ultimo decennio, la pratica quotidiana del Reiki, con l’uso intensivo dei suoi strumenti (Simboli), mi ha fatto intuire il parallelismo esistente fra la tradizione Reiki (anch’essa con radici che si perdono nella notte dei tempi) e quella dei sigilli.

In effetti i simboli reiki sono veri e propri richiami operativi per energie sottili, che intervengono attivamente nei processi di guarigione psicofisica e/o di trattamenti a diverse situazioni individuali o collettive.

In tutta la pratica reiki ogni trattamento sia diretto che a distanza avviene sempre in presenza dell’operatore che usa le sue mani e/o la sua mente (visualizzazioni) per un tempo opportuno al singolo caso.

Si intuisce chiaramente che, essendo richiesta la sua presenza fisica, qualunque operatore reiki può trattare quotidianamente un numero limitato di persone, anche se svolgesse l’attività di operatore a tempo pieno. Per esempio se un operatore reiki volesse effettuare dei cicli di trattamenti di un ora per cinque giorni consecutivi, potrebbe trattare al massimo cinque persone a settimana. Se fosse molto bravo e coscienzioso, si troverebbe ben presto in difficoltà a soddisfare tutte le richieste che potrebbero pervenirgli!

Questo è esattamente ciò che è accaduto a Mikao Usui, il fondatore del metodo Reiki che conosciamo, che ha cercato come meglio poteva (con vero spirito missionario) di soddisfare le continue richieste di attivazioni Reiki nei vari villaggi intorno a Tokio (circa due migliaia in tre anni!), oltre che contemporaneamente insegnare nella sua Scuola Usui Ryoho Gakkai, e seguire la Clinica Reiki ad essa associata. Sono bastati appena quattro anni per bruciargli completamente la vita! (1922 – 1926) (Muore per un ictus cerebrale durante una cerimonia di attivazione.).

Essendo medico, mi sono reso subito conto di questi limiti della pratica Reiki (il tempo a disposizione e l’entità delle richieste di trattamento), ed ho cominciato a meditare sul problema finché ho avuto l’intuizione di cui ho parlato prima.

Il mio innato pragmatismo mi ha messo subito all’opera cominciando a comporre i primi sigilli con i simboli reiki. Il tutto è avvenuto per gradi e si è evoluto in rapporto alla risposta sperimentale sui miei assistiti.

Esempio di sigilli semplici con i simboli reiki:

Ho cominciato a sistemare questi sigilli sotto il lettino dei trattamenti per cominciare a verificarne l’azione e li ho affidati anche ai miei allievi per avere un riscontro più oggettivo.

I primi risultati sono stati incoraggianti e quindi mi hanno indotto ad approfondire l’argomento.

Come si può vedere i sigilli così formulati sono ancora “generici”, mancano di personalizzazione. Quindi ho cominciato ad inserire nel sigillo “le intenzioni”

Esempio di sigillo con intenzione:

Ho cominciato, quindi, sempre con il coinvolgimento dei miei allievi, la sperimentazione, affidando a loro dei sigilli con intenzioni da loro stessi suggeriti per problematiche personali.

Restava, però, ancora l’associazione diretta del sigillo all’operatore reiki; mentre il mio obiettivo era quello di renderlo autonomo, proprio per superare i limiti descritti precedentemente.

A questo punto ha fatto la sua comparsa Antahkarana, un antico simbolo usato per millenni in Tibet e in Cina.

Questo simbolo presentava una struttura a “sigillo” e quindi si prestava molto bene ad integrare i primitivi sigilli da me composti.

 Con questa associazione ho cominciato ad affidare direttamente il sigillo, stampato su semplice carta, ai miei assistiti per il trattamento di coliche o altri dolori osteoarticolari.

La risposta è stata buona e quindi ho continuato il lavoro di potenziamento del sigillo con l’aggiunta di altri elementi, fino ad ottenere una struttura molto complessa con la presenza contemporanea di più simboli reiki, in rapporto con le finalità dell’intenzione.

Esempi di sigilli complessi con intenzione:

                   

Sigillo per mia figlia Alessia

Con questa formulazione finale e cioè con l’inserimento nella struttura della foto della persona da trattare, ho completato il lavoro di strutturazione del Sigillo e la sua personalizzazione e soprattutto la sua autonomia funzionale: cioè questo sigillo ora agisce indipendentemente dalla presenza dell’operatore.

Finora ho trattato il buon esito di interventi chirurgici impegnativi, coliche, tumefazioni articolari o postumi di fratture, cervico-brachialgie, lombalgie, dermatiti acute localizzate, normalmente applicando il sigillo sulla zona malata.

Un altro aspetto interessante è che la maggior parte delle persone che hanno usato i sigilli non conoscevano Reiki: si sono solo attenuti alle mie indicazioni come loro medico di fiducia.

Controvalore

Come tutte le altre pratiche Reiki, anche questa richiede un controvalore per l’impegno e il tempo messo a disposizione dal Maestro Operatore, nella costruzione e attivazione di un Sigillo Personalizzato. Questo viene messo a disposizione dell’utente in formato immagine.jpg (a richiesta anche in formato .pdf) che può essere stampato nelle dimensioni volute o opportune e tutte le volte che si vuole, illimitatamente!

Sono disponibili anche sigilli generici per Operatori Reiki, ma il loro uso è riservato a chi ha frequentato i relativi Corsi Reiki, cioè bisogna conoscere i simboli e le loro proprietà.

Sempre per gli Operatori Reiki, ad ogni sigillo è allegata una breve scheda sulle indicazioni mediche, cioè sulle patologie su cui è possibile intervenire con i singoli sigilli, frutto della mia esperienza come medico.

Chiunque sia interessato ad un sigillo personalizzato, per qualsiasi motivo, (salute, obiettivi, crescita personale), o generico, può contattarmi o direttamente tramite i numeri di telefono forniti nella pagina Il Centro oppure tramite e-mail al seguente indirizzo di posta: cosimo.bagnulo@email.it, per informazioni, istruzioni  e accordi.