martedì 26 luglio 2011

Studio: Bimbe meno brave con i numeri se mamme credono nei cliche'

Roma, 25 lug. (Adnkronos Salute) - Piccole Einstein solo se la mamma è convinta delle capacità delle bambine. A rivelarlo è una ricerca guidata dall'università di Bologna, di prossima pubblicazione sull' 'Developmental Psychology', rivista dell'Associazione degli psicologi americani. Secondo lo studio, le possibilità che una bambina diventi un piccolo genio della matematica dipendono dai 'cliché' di genere della mamma. "Se questa infatti pensa che con i numeri se la cavino meglio i maschi - afferma lo studio - sua figlia otterrà punteggi fino al 15% inferiori rispetto alle coetanee le cui mamme rigettano con forza lo stereotipo. Nessun influenza, invece, sembrano avere le opinioni dei papà"."E' sorprendente che già a 5 anni le bambine possano essere inconsapevolmente condizionate da stereotipi relativi al genere - afferma Carlo Tomasetto, ricercatore dell'ateneo bolognese e coautore dello studio - ancora più sorprendente, per un profano, è forse che il condizionamento si attivi solo se, prima dei test di matematica, alle bambine viene chiesto di disegnare una figura femminile". Per svelare il legame tra pregiudizi e performance scolastica lo studio, condotto su 124 bambine tra i 5 e i 7 anni, ha sottoposto le bimbe, prima del test di matematica, al racconto di una storia. A un gruppo la protagonista femminile è stata descritta fortemente stereotipata, mentre in un altro era sostanzialmente neutra. Le bambine sono quindi state invitate a fare un disegno relativo al racconto appena ascoltato. Parallelamente ai genitori è stato fatto compilare un questionario nel quale, tra l'altro, si chiedeva loro se "i maschi di solito sono più portati delle femmine in matematica" e se "le femmine di solito sono più brave nelle materie artistiche e linguistiche che in matematica". Nonostante in media i genitori tendessero a rigettare gli stereotipi, l'indagine ha sottolineano come "circa un terzo ha ammesso di riconoscersi nei cliché". Alle maestre, inoltre, è stato chiesto un giudizio sul rendimento scolastico in matematica.Analizzando l'esito del test, a cui sono stati sottoposti figli e genitori, i ricercatori si sono accorti che il rendimento in matematica si abbassava tanto più erano forti gli stereotipi di genere delle madri, fino ad arrivare ad uno scarto del 15% nel caso delle mamme con maggiori pregiudizi. Secondo lo studio questo effetto è "riscontrabile solo nelle bimbe che prima del test hanno disegnato la figura femminile. Se le mamme rigettano con decisione lo stereotipo, al contrario, le bimbe mantengono lo stesso livello di prestazione, qualunque sia la storia ascoltata e il disegno realizzato". "Quando nei pensieri delle piccole si richiama la loro identità di appartenenza - spiegano i ricercatori - si riattivano tutte le idee e gli stereotipi collegati. Così la spiegazione che poi offrono dell'influsso negativo sulla performance ha a che vedere con lo stress indotto dall'ansia da prestazione". Ecco che se le bambine temono di sbagliare, "perché hanno inconsapevolmente assimilato la convinzione che la matematica non sia pane per i loro denti - avvertono i curatori della ricerca - si concentrano con più fatica e tendono davvero a fare più errori nei quesiti più difficili. Il fenomeno interessa peraltro tutte le scolare: brave o somare che siano"."Già qualche anno fa - segnalano - alcuni economisti italiani avevano dimostrato come il successo in matematica delle donne fosse strettamente legato al loro grado di emancipazione. In alcuni paesi nordici il 'gap' coi maschi risulta di fatto azzerato - concludono i ricercatori - e in alcuni casi ribaltato (Islanda), mentre in Paesi come l'Italia, Turchia o Grecia è ancora piuttosto pronunciato".

lunedì 11 luglio 2011

Primo trapianto al mondo di trachea artificiale, Il Chirurgo e' italiano

Altro esempio di come la Cultura dei Trapianti da cadavere o da vivente, omologo o eterologo, non abbia ragione di essere.

Roma, 8 lug. (Adnkronos Salute) - Primo trapianto al mondo di un organo interamente artificiale, la trachea. A eseguire il pionieristico intervento, al Karolinska University Hospital in Svezia, è stato un chirurgo italiano, Paolo Macchiarini. Il paziente, 36 anni, malato di tumore, sta bene a un mese dall'operazione, secondo quanto hanno annunciato dal Karolinska. Con un'innovativa tecnica è stata creata una trachea artificiale, poi rivestita con le staminali del destinatario. Non c'è bisogno così di un donatore e non si corre alcun rischio di rigetto. Macchiarini, cervello italiano 'emigrato' all'estero, spera adesso di utilizzare la tecnica per trattare un bimbo coreano di 9 mesi, nato con una malformazione, ha detto alla Bbc. Per ottenere la trachea artificiale il chirurgo ha chiesto la collaborazione a un team di ricercatori britannici, a cui ha consegnato le ecografie in 3D del 36enne africano, colpito da tumore, Andemariam Teklesenbet Beyene. Uno studente di geologia, che attualmente vive in Islanda dove studia per un dottorato. Usando le immagini, l'equipe dell'University College di Londra è riuscita a realizzare una copia perfetta della trachea del paziente, in tempi rapidi, e i due bronchi principali. L'organo è poi volato in Svezia, al Karolinska Hospital, dove è stato messo a bagno in una soluzione di cellule staminali prelevate dal midollo osseo di Beyene. Dopo due giorni, i milioni di buchini della trachea sono stati 'seminati' con il tessuto del paziente, che aveva praticamente perso la sua trachea, devastata dal tumore inoperabile, arrivato ormai alle dimensioni di una pallina da golf nonostante chemio e radioterapia aggressive. Senza un trapianto, l'uomo sarebbe morto. A un mese dall'intervento, invece, Beyene sta bene. Durante le 12 ore in sala operatoria Macchiarini ha rimosso il tumore e la trachea danneggiata, sostituendola con quella fatta su misura in laboratorio. Le staminali e le cellule di rivestimento osseo prelevate dal naso, anch'esse impiantate durante l'operazione, si sono differenziate e sono cresciute, trasformando l'inerte 'impalcatura' di trachea in un organo non distinguibile da uno sano e normale.

Macchiarini, prossima trachea artificiale su bimba di 9 mesi
Roma, 8 lug. (Adnkronos Salute) - Sarà la piccola Hannah Warren, "una bimba coreana di nove mesi, nata senza trachea" la prossima paziente a ricevere il trapianto dell'organo completamente artificiale. Lo spiega 'il mago della trachea', il celebre chirurgo italiano Paolo Macchiarini, autore del primo intervento al mondo di questo tipo, eseguito al Karolinska University Hospital in Svezia. "L'intervento sarà effettuato molto probabilmente negli Stati Uniti, dopo l'estate", dice Macchiarini, raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos Salute."Hannah non puo' vivere senza macchinari, è attaccata a un respiratore. E i genitori, che vengono aiutati in questo da alcune associazioni, stanno raccogliendo il denaro necessario per l'intervento attraverso un sito Internet, realizzato da loro e bellissimo", dice l'esperto. Sul web i genitori della piccola raccontano la storia della sua tenacia (http://www.giveforward.com/helphannahbreathe). E spiegano che la trachea bioingegnerizzata sarà realizzata 'su misura' per la loro bimba all'University College di Londra, come già avvenuto per il trapianto effettuato in Svezia, mentre l'operazione sarà eseguita da Macchiarini al Peoria Children’s Hospital in Illinois.

Risorse utili

Anagrafe e Malattia

Anagrafe e Malattia Anagrafe. [dal gr. ἀναγραϕή «registro»]. – Registro della popolazione destinato, in ogni comune, a documentare lo...

Lavori in corso ....../Working progress.....

Lavori in corso ....../Working progress.....

Lavori completati e pubblicati

Lavori completati e pubblicati

Doni dell'Energia Reiki

Doni dell'Energia Reiki

Informazioni personali

La mia foto
Nato a Castellana Grotte (BA) nel 1951 Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 presso l’Università degli Studi di Parma Dal 1984 esercita la Professione di Medico di Medicina Generale in Casamassima (BA). Nel 1985 si iscrive al Corso Biennale di Omeopatia indetto nella Città di Bari dalle Scuole di Medicina Omeopatica “Mattioli-Palmieri” di Firenze, conseguendone l’Attestato nel 1987. Dal 1997 è attivo nell’informazione sulla integrazione alimentare da fonti naturali (e non da preparazioni chimico-farmaceutiche), quale supporto indispensabile al miglioramento e mantenimento dello stato di salute psico-fisico dell’individuo. Nel 2001 si avvicina allo studio e alla pratica delle tecniche di guarigione naturali del Reiki, percorrendone l’intero iter formativo fino alla qualifica di Usui Reiki Master, di Karuna Reiki® Master, e completando la formazione nelle tecniche giapponesi originali dell’Usui Ryoho Gakkai presso la Scuola Free Reiki® di Padova. Il lavoro di ricerca continua acquisendo la conoscenza di nuove tecniche fra cui EFT, Coaching, ed altre in via di sviluppo, sempre con l'obiettivo di ripristinare lo stato di benessere nelle persone che lo richiedono.

About Cosimo

About Cosimo