Quando ero bambino e seguivo i corsi di catechismo, ricordo che uno dei concetti base da imparare era quello della creazione dell’Universo.
Veniva insegnato: “Dio creò dal nulla tutte le cose”.
Una frase che creava un bel po’ d’imbarazzo nella mia mente e presumo in quella di tutti i bambini che come me l’ascoltavano.
“Com’è possibile creare cose dal nulla?”
Ho dovuto attendere vari decenni di vita e ricerche per trovare la risposta a tale domanda.
E la risposta è arrivata dalle ricerche della Fisica Quantistica.
In questa disciplina si è arrivati ad una conclusione sconcertante sull’origine dell’Universo.
Si afferma ormai che: “L’Universo esiste perché c’è qualcuno che lo osserva. Senza osservatore l’Universo è niente. Quindi è la mente che dà una forma agli oggetti che percepisce”.
Finalmente il Dogma si è incontrato con la Conoscenza Scientifica ed è stato svelato.
Questa conoscenza sotto altra forma esisteva già in medicina e soprattutto era chiara nella fisiologia del nostro Sistema Nervoso.
Sono infatti ben conosciuti i cosiddetti “riflessi ideo-motori”: un qualsiasi movimento del nostro corpo è possibile solo se può essere visualizzato prima.
Se non riesco a immaginare un movimento non sono in grado di realizzarlo.
Per estensione si può affermare che è possibile realizzare solo ciò che è possibile immaginare; per cui l’intera esistenza di ognuno è la realizzazione della propria immaginazione.
Bel post! L'uomo dovrebbe discutere di più sui concetti di intuizione, immaginazione/creatività, Riempimento e potenziale. Nulla può espandersi o riempirsi se non vi è vuoto. Il vuoto è un potenziale e non necessariamente un difetto.
RispondiEliminaa questo proposito mi saltano in mente due libri fondamentali della mia vita "alice in Wonderland" di l. carroll e "il tao della fisica" di f. capra
RispondiEliminaantonietta