mercoledì 22 settembre 2010

Regole Iniziatiche



Anonimo
1 . La vita, con le sue innumerevoli prove, ha per scopo - nell’ordine della sua saggezza - l’educazione della volontà.
      Il non volere e il non agire è all’uomo tanto funesto quanto il compiere il male
      L’uomo deve, come il suo Creatore, essere sempre attivo.
2. E’ a mezzo della Volontà che l’intelligenza vede il dispiegarsi delle fasi della vita. Se la volontà é sana, la veduta é giusta.
3. Affermare ciò che è vero e volere ciò che è giusto, è creare. Affermare e volere il contrario, é distruggere.
4. Quando l’uomo, avendo scoperto la Verità, vuole operare la giustizia, nulla gli resiste.
5. Al fine di affermare che un uomo é o é stato felice o infelice, sappiate la direzione che ha seguito la sua volontà.
6. Una catena di fiori é più difficile a spezzare che una catena di ferro.
7. La volontà dell’uomo giusto è l’immagine della volontà di Dio, e man mano ch’essa si fortifica, comanda agli avvenimenti.
8. Le intelligenze le cui volontà non si equilibrano, sono come degli astri mancanti
9. Accettate il male relativo come un mezzo per raggiungere il bene assoluto, ma non lo vogliate, né commettetelo mai.
10. Per acquisire il diritto di possedere sempre, bisogna volere pazientemente e lungamente.
11 . Affrontate il leone, e il leone vi temerà. Sappiate comandare al dolore, e il dolore si muterà in piacere.
12. Andare incontro alla morte per sacrificio non é un suicidio: é l’apoteosi di una sublime volontà e la presa di possesso della vita eterna.
13. Passare la propria vita a volere e perseguire dei beni caduchi, é votarsi all’eternità della morte.
14. Volere il bene con violenza é tanto ingiusto quanto il volere il male. La violenza crea il disordine, e il disordine è il principio di ogni male.
15. Volere il male é asservirsi alla morte. Una volontà perversa é un inizio di suicidio.
16. Soffrire é lavorare. Ogni dolore, accettato con obbedienza e rassegnazione, é un progresso compiuto.
17. Più la volontà sormonta ostacoli, più essa ingigantisce in potenza. La speranza deve dunque unirsi incessantemente alla fede.
18. La paura non é che una pigrizia della volontà. I pericoli non spaventano che i mancati.
19. La luce é un fuoco elettrizzato, posto dalla natura a servizio della volontà. Essa rischiara coloro che sanno usarne; fulmina quelli che ne abusano.
20. Ogni volontà che lotta contro i decreti divini, é riprovata dalla Eterna Ragione.
21. Quando ci si crea dei fantasmi, si partoriscono dei vampiri. Chiunque si abbandona all’errore, diviene loro preda.
22. L’impero del mondo appartiene all’impero della luce e l’impero della luce é il Trono della Volontà. Così, man mano che l’uomo perfeziona la sua volontà, può arrivare a tutto vedere, cioè a tutto sapere, in un cerchio indefinitamente estensibile. La felicità è per lui il frutto della scienza del bene e del male, scienza figurata dall’albero centrale dell’Eden. Ma Dio non permette di cogliere questo frutto, se non all’uomo abbastanza padrone di sé stesso per avvicinarsene senza desiderarlo.

Riflessioni
Molti dei concetti che si ritrovano in questi testi, rimandano a guerre, lotte, dolori, sofferenze, come presupposti necessari per raggiungere la felicità e li presentano in modo tale da farle sembrare una ineluttabile volontà divina.
E’ mai possibile che un Dio, definito “Amore” da Giovanni Evangelista, possa veramente imporre sofferenza e lotta prima di un premio?
E’ facile notare il contrasto fra l’incitazione alla lotta, sforzo, sacrifico delle regole e la seraficità delle parole di Gesù: “A chi chiede sarà dato. […] A chi bussa sarà aperto. […] Io voglio misericordia, non sacrificio.” .
Da ragazzo avevo una convinzione profonda che suonava così: “Ciò che è mio viene a me!”, e come conseguenza logica: “Ciò che non mi appartiene, non sarà mai veramente mio!”. Questo porta anche ad un’altra conseguenza logica: Se inseguo ciò che non mi appartiene, la sto sottraendo a qualcun altro, e ciò comporta che nego a questa persona una possibilità di essere felice!
Quindi ho maturato che tutto ciò che richiede sforzo e lotta, non ci appartiene.
La bellezza di ciò che veramente ci appartiene nasce dal fatto che ci viene incontro spontaneamente e che è un piacere immenso riceverlo.
Quando si riceve ciò che ci appartiene si prova  una sensazione interna di espansione, e ciò si può veramente chiamare “Amore”, e non è blasfemo sentire e affermare in quei momenti: “Io e Dio siamo Uno!”.

1 commento:

  1. Da quello che ho letto, mi viene spontaneamente di chiedere: se quello che ci appartiene lo prende un altro... e quindi mi mette nelle condizioni di non goderne la proprietà... significa che questo fatto mi farà vivere una vita infelice?! E tutto per colpa di chi si è impossessato della "cosa" che appartiene a me??!! E se questa persona se la tiene per tutta la vita io non potrò mai trovare ciò che mi appartiene?! E per conseguenza mi mancherà sempre qualcosa che mi avrebbe fatto vivere nella felicità...!?

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Anagrafe e Malattia Anagrafe. [dal gr. ἀναγραϕή «registro»]. – Registro della popolazione destinato, in ogni comune, a documentare lo...

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Nato a Castellana Grotte (BA) nel 1951 Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 presso l’Università degli Studi di Parma Dal 1984 esercita la Professione di Medico di Medicina Generale in Casamassima (BA). Nel 1985 si iscrive al Corso Biennale di Omeopatia indetto nella Città di Bari dalle Scuole di Medicina Omeopatica “Mattioli-Palmieri” di Firenze, conseguendone l’Attestato nel 1987. Dal 1997 è attivo nell’informazione sulla integrazione alimentare da fonti naturali (e non da preparazioni chimico-farmaceutiche), quale supporto indispensabile al miglioramento e mantenimento dello stato di salute psico-fisico dell’individuo. Nel 2001 si avvicina allo studio e alla pratica delle tecniche di guarigione naturali del Reiki, percorrendone l’intero iter formativo fino alla qualifica di Usui Reiki Master, di Karuna Reiki® Master, e completando la formazione nelle tecniche giapponesi originali dell’Usui Ryoho Gakkai presso la Scuola Free Reiki® di Padova. Il lavoro di ricerca continua acquisendo la conoscenza di nuove tecniche fra cui EFT, Coaching, ed altre in via di sviluppo, sempre con l'obiettivo di ripristinare lo stato di benessere nelle persone che lo richiedono.

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