Gesù scaccia i mercanti dal tempio |
Vangelo di Luca cap. 4: 16/24 - 28/30
16Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
18Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19e predicare un anno di grazia del Signore.
20Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". 22Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?". 23Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fàllo anche qui, nella tua patria!". 24Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria.".
28All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
Immaginate di essere in chiesa per la messa domenicale e che la persona che legge il testo biblico affermi: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".
Come reagireste?
Al giorno d’oggi come minimo gli avreste dato dello sbruffone e lo avreste invitato a lasciare la chiesa accompagnandolo con tanti sberleffi o scurrilità. Ai tempi di Gesù erano molto meno diplomatici e più pratici: lo accompagnano sull’orlo di un precipizio e cercano di farla finita gettandolo giù!
Noi abbiamo imparato, perché gli evangelisti ce lo hanno spiegato, che quello che Gesù affermava era vero, ma senza queste spiegazioni, non ci saremmo comportati esattamente come i nazareni?
Vangelo di Luca cap. 8 9-10:
9I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 10Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perché
vedendo non vedano
e udendo non intendano.
All’ignorante la conoscenza appare come presunzione e arroganza e spesso viene rigettata.
L’incertezza, il dubbio per l’ignorante è indice di modestia e umiltà ed è accolta bonariamente.
Il dubbio conforta, la sicurezza destabilizza.
“E’ possibile che non ti sbagli mai?”
“Sei proprio sicuro di quello che dici?”
“Ci dev’essere per forza qualcosa che ti contraddice?”
“Non puoi avere sempre ragione!”
In queste frasi non c’è alcun tentativo di dialogo, ma solo difesa ad oltranza.
La gente comune non è aperta alle nuove conoscenze, ma resta abbarbicata e difende le sue posizioni che sono diventate le sue abitudini quotidiane: Accettare il nuovo significa spesso rigettare tutto ciò che fino ad allora era stato considerato sicuro e reimpostare l’esistenza su nuove basi, ed il vecchio lotterà senza tregua per sopravvivere al nuovo, ma senza speranza!
E, quand’anche ci fosse soppressione fisica (come è accaduto a Gesù di Nazareth, ma anche a tanti altri più vicini a noi nel tempo) del propugnatore delle nuove conoscenze, queste gli sopraviverebbero ed il loro seme si diffonderà sul mondo intero.
L’Universo è una miniera infinita di conoscenze, ma solo chi ha lo spirito del ricercatore puro (nel senso di privo da pregiudizi) vi può attingere.
Senza il loro entusiasmo ed il loro lavoro l’umanità sarebbe ancora all’età della pietra.
Grazie a tutte quelle persone che con la loro audacia hanno portato e continuano a portare
La Luce nel Mondo.
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