LONDRA (3 giugno 2009) - Fanatici della tintarella attenti agli occhiali da sole. Se prima proteggendo i vostri occhi vi sentivate a posto con la coscienza e al sicuro per la vostra salute contro i danni provocati dal sole sulla pelle, adesso un medico britannico è pronto a far crollare anche questa certezza. Il nostro cervello infatti ricevendo una luce meno forte grazie al filtro delle lenti scure manderebbe dei segnali per far produrre meno melanina al nostro organismo, come in presenza di poco sole. Da qui il guaio per la salute. Nel libro "La sopravvivenza del più ammalato", in uscita domani nelle librerie del Regno Unito, la dottoressa Sharon Moalem, dopo ricerche approfondite, parla di un vero e proprio inganno nei confronti dell'organismo da parte delle lenti da sole: indossando gli occhiali, infatti, il cervello registra una minore quantità di raggi solari, e il corpo è indotto a produrre meno melanina (la sostanza che provoca l'abbronzatura per proteggere la pelle dai raggi solari): il risultato è che la pelle è meno protetta e aumenta il rischio di sviluppare il cancro.
Questa teoria trae origine da una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica "Journal of Investigative Dermatology", secondo la quale la luce percepita dagli occhi attiverebbe la produzione del cosiddetto ormone stimolatore dei melanociti. «La percezione della luce è fondamentale nello scatenare il processo naturale di autodifesa dell'organismo nei confronti del sole», spiega Sharon Moalem al tabloid domenicale "Sunday Express", pur ammettendo che la percezione ridotta non è l' unica causa cancro alla pelle.
La teoria ha riscosso ampi consensi da parte della comunità scientifica. John Hawk, esperto di melanomi presso la Fondazione britannica per la pelle afferma: «La produzione delle sostanze stimolatrici dell'abbronzatura è quasi certamente correlata alla luce percepita, mentre lo scienziato tedesco Sven Krengel, che ha svolto studi sull'argomento, ha concluso che «indossare occhiali da sole spinge la gente a non cercare riparo dal sole». Negli Stati Uniti, dove l'incidenza del cancro alla pelle è in continua ascesa, i casi nell'ultimo anno stati oltre un milione.
(da messaggero.it)
Un utile sostituto degli occhiali da sole con lenti scure possono essere i dispositivi a fori stenopeici che, pur non essendo provvisti di schermo UV, potranno essere impiegati con beneficio all’aperto. Essi riducono in maniera naturale — e senza alterarne lo spettro cromatico — la luce solare, che di solito non viene gradita da chi ha la vista difettosa, sebbene sia invece fortemente terapeutica.
Questo ausilio visivo monta al posto di lenti graduate o filtri solari una particolare ed esclusiva distribuzione piramidale di piccoli fori cilindrici (della profondità di un millimetro) in grado di bloccare una buona parte dei raggi luminosi obliqui che raggiungono fuori fuoco la retina.
Gradualmente, gli occhi si riabituano, senza sforzarsi, alla normale intensità dei raggi solari, evitando ammiccamenti e lacrimazioni, e consentendo di porre fine alla dipendenza dagli “occhiali da sole”, che in alcuni casi è una vera e propria malattia. La luce naturale del sole, una volta riabituati gli occhi ad essa, è la forza terapeutica più potente che esista sulla Terra, come tutte le antiche scuole mediche olistiche dicono da sempre. Non rinunciamoci!
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